giovedì 20 maggio 2010

La saggezza popolare


L’esperienza dei vecchi ha insegnato ai giovani a vivere secondo saggezza, saggezza collaudata dal tempo e dagli eventi».
Ebbene, ancora oggi si sente dire dagli anziani, quando si vuole rilevare un’affermazione, si fa seguire: “Acchesì decèvene l’andìche” oppure si antepone la frase: “Dìsce u ditte”.
Dall’immenso pozzo della tradizione e per dare più risalto al nostro genuino dialetto, presento sentenze, motti, aforismi, massime che a tutt'oggi sono di grand’attualità ossia, hanno le finalità di dare maggiore spicco ed efficacia a quanto si vuole esprimere, manifestare, comunicare. I proverbi sono stati scelti per ogni categoria.


(Amicizia-Compagnia) Amecìzzie sènza malìzzie, adùre fingh’a la dì du gedìzzie (Amicizia senza malizia dura fino al giorno del giudizio). - L’amicizia sincera e disinteressata dura tutta la vita -.

(Amore-Gelosia) Ci te vole bbène, apprìisse vène (Chi ti vuol bene, appresso ti viene). - Quando esiste vero amore non ci si abbandona per nessun motivo -.

(Animali) La lacèrte disse: «Tutte u munne iè cchiàppe» (La lucertola disse: «Tutto il mondo è capestro»). - Tutto è insidia nella vita -.

(Casa) Mat’a cchèdda case, a ddò tràsene cheggìne, chembàre e chembarìne (Son guai per quella casa dove entrano cugini, compari e «comparini»). - Quando una casa si trasforma in posto di ritrovo nascono maldicenze e liti -.

(Dio) A ccì crète, DDì prevète (A chi crede, Dio provvede). - In ogni circostanza, la fede propizia il bene -.

(Donna) Na fèmmene, na pàbbere e nnu puèrche fàscene reveldà nu paìse (Una donna, una papera e un porco mettono in subbuglio un paese).

(Figli) Ci non zènde la mamme e u u-attàne, n-galère v’a fernèssce (Chi non ascolta i genitori va a finire in galera).

(Mamma) Ci te vole cchiù bbène de la mamme, de paròle te nganne (Chi dice di volerti più bene della tua mamma, t’inganna).

(Marito) Quànne u marìte iè poverìidde manghe la megghière u pote vedè (Quando il marito è povero anche la moglie lo guarda di traverso).

(Matrimonio) Zìte e llutte, lasse tutte (Nozze e lutti, lascia tutto). - I doveri di amicizia e di solidarietà vanno assolti a ogni costo -.

(Moglie) Fèmmena maretàte nè sroche, nè canàte (Donna maritata, né suocera, né cognati). - La donna maritata si tenga lontana da suocera e cognati -.

(Mestieri) Le veccìire: chìine de sanghe e ssènza nudde (I beccai: sporchi di sangue e senza guadagno). - L’apparenza inganna -.

(Padre) Pòvere attàne ca crèssce u fìgghie (Povero padre che alleva un figlio). - Il quale è sempre ingrato -.

(Parenti) Na nore e ccìinde scìinere (Una nuora e cento generi). - Più nuore portano discordia -.

(Ricorrenza) A PPàsque e a Natàle s’arrecchèscene le fernàre. Passàte ca sò le fìiste, vonne cercànne terrìse mbrìiste (A Pasqua e a Natale si arricchiscono i fornai. Passate che son le feste, cercano denaro a prestito).

(Santi) Passàte u sande, passàte la fèste (Passato il santo, passata la festa). - I rapporti fra uomini sono sempre regolati dall’interesse e dalla convenienza del momento
( Vicinato) Iabbare la vocheria di notte tempo e fuori via
Per non far vedere al vicino le strade che fai esci di notte e cambia via

( Vicinato) Se vu iabba u vicin culct prest e ialzt u matin
Se vuoi far fesso il vicino vai a letto presto e alzati la mattina

( Amicizia) Tratte che chile megl e té e paghele i spese
Tratta con quelli meglio di te e pagagli le spese

"Se molte piccole persone, in molti piccoli posti, faranno molte piccole cose, insieme potranno tentare di cambiare il mondo."

- Matrimonio all'improvviso, o inferno o paradiso.

- Chi semina vento, raccoglie tempesta.

- Uomo avvisato, mezzo salvato.

- Al mulino e alla sposa manca sempre qualche cosa.

- Moglie bella, cattiva massaia.

- Sposati e vedrai, perderai il sonno e più non dormirai.

- E' più facile sposarsi male che mangiare bene.

- Chi per amor si piglia, per rabbia si scapiglia.

- Chi si somiglia si piglia.

- Chi sposa il denaro prende cattiva moglie.

- Nel marito prudenza, nella donna pazienza.

- La moglie bella ti fa far da sentinella.

- Ci voglion dieci orecchi per trovare una buona moglie.

- A cuor non si comanda.

- Chi si marita per amore, di notte ha piacere, e di giorno ha dolore.

- Chi dice donna dice danno.

- Chi nasce è bello, chi si sposa è buono e chi muore è santo.

- Dio li fa e poi li accoppia.

- Donna sposa, sposa spesa, moglie maglio.

- Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.

- Se son rose fioriranno, se son spine pungeranno.

- Tra moglie e marito non mettere il dito.

- Nè di venere nè di marte non si sposa e non si parte.

- Sposa bagnata sposa fortunata.

- Moglie e buoi…dei paesi tuoi.

- A far la barba si sta bene un giorno, a prender moglie si sta bene un mese, ad ammazzare il maiale si sta bene un anno.

- Nuvole fatte a pane, se non piove oggi piove domani

- L'acqua fa crollare i muri
- À matnat fasc a iurnat
- Se affronti la giornata dalla mattina presto hai fatto già la giornata

- Figh e nput quann ne fa è prdut
- Figli e nipoti quante cose fani sono perse

- Na mamm cuvern cent figh e nu figh nun riesc a guvrna ma mamma
- Una mamma riesce ad accudire cento figli e un figlio non riesce ad accudire
una mamma.

- Dicm a chi s figl ca t dic a chi assumigl
- Dimmi a chi sei figlio che ti dico a chi assomigli
- U can mozch semp ustrazzat
Il cane morde sempre il poveretto
(i guai succedono sempre al povero)

- L’erba del vicino è sempre più verde
• Mazza e panelle fen i figl belli pan senza mazz ienzn le figlpazz ( mazzate e pane fanno i figli educati, pane senza botte escono i figli pazzi).
• U mucc ven do nis a crianza vene da chis ( il moccio viene dal naso le buone maniere vengono da casa).
• Figli zinni guai zinn, figli grann guei grann. ( figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi).
• Cu ve cu zuppi s’impar a zuppichi’i ( chi va con lo zoppo impara a zoppicare).
• Mittiti che uno megli i te e fall i spisi (mettiti con uno migliore di te e pagagli pure le spese).
• Tali patr e tale figli e se non asimmegli non iè u figli ( tale padre e tale figlio e se
non gli rassomiglia non è suo figlio).
• U figli muto u capisch a mamma ( solo la mamma capisce il figlio muto ).
• I figli si vasini quann dormni ( i figli si accarezzano quando non vedono);
• U supirchi rupp u cupirchi (Il di più in pentola rompe il coperchio). Non dare troppo ai figli altrimenti diventano capricciosi.
• Cu dice che ti vò bene chiù da mamma u cor t’ingann ( Chi dice che ti vuole bene più di tua mamma il cuore t’inganna).
• Quann a gatta on c’è i surici abballano (Quando la gatta non c’è i topi ballano).
• Cu si curch chi vuagnuni a matin si trova u litt cachet ( chi si corica con i bambini si trova il letto pieno di cacca).
• Quann chiove nde quatt birlande chiove giorni quaranta Quando piove nei primi 4 giorni di aprile pioverà per 40 giorni.
• Quann di tutti i sant lass u cappotto e piglia mant Quando piove il giorno di tutti i santi lascia il cappotto e prendi il mantello.
• L’amich si canosc ‘ndo mument du bisogni ( L’amico vero si conosce nel momento del bisogno)
• Amic cu tutt ma fedele sul cu Di’i Amici con tutti ma fedele solo con Dio
• Megli suli che male accumpagniti Meglio stare soli che in cattiva compagnia.
• Vale chiù n’amica che cint dinire Vale più un’amicizia che cento denari.
• Patti chi’iri amicizia longa Patti chiari amicizia lunga.
• Cu a chisi on ti vene a chisi on ti vò Chi non viene a casa tua vuol dire che non ti vuole a casa sua.
• Quann chiove e malitimp fè a chisi i lati on ci pui stì Quando piove e fa mal tempo a casa di altri non puoi stare
• Fimmine e vui di paisi tui Donne e buoi dei tuoi territori. Gli esseri più importanti per un contadino sono le donne ( per portare avanti la famiglia) ed i buoi (importanti per la sussistenza dell’intera famiglia) e quindi è importante conoscerli da sempre perché si faccia un buon affare.
• Capiddr lung cirividdr curt Capelli lunghi cervello corto. Si è sempre pensato che la donna
( tale perché ha i capelli lunghi) avesse il cervello piccolo, cioè non riuscisse a capire la vita pertanto bisognava diffidare di lei perché non capiva granché.
• Fimmini e guai non mancan mai Le donne ed i guai non mancano mai. La donna, perché sesso debole, è portatrice di guai e quelli non mancano proprio mai.
• I fimmini tenini sett spiriti come i gatt Le donne hanno sette spiriti come i gatti. In pratica non si arrendono mai di fronte alle situazioni, anche se sembra che non ce la fanno più queste poi si riprendono e vanno avanti.
• Fimmini e guai non mancan mai Le donne ed i guai non mancano mai. La donna, perché sesso debole, è portatrice di guai e quelli non mancano proprio mai.
• Mariti e figli come Dio ti mann ti pigli Mariti e figli come Dio teli dà te li prendi
• Cu di spada firisce di spada perisce Chi di spada ferisce di spada perisce. Con lo stesso oggetto (può essere un oggetto, una parola, un atteggiamento) con cui ferisci una persona,sarai colpito allo stesso modo.
• Cu male simmina male coglie Chi semina male farà un pessimo raccolto. Chi è cattivo, perfido raccoglierà i frutti del suo lavoro.
• Goi a mi crej a ti Oggi tocca a me e domani a te E’ una minaccia perché oggi può capitare a me di avere un problema e tu non devi gioirne perché domani capiterà anche a te.
• U lupo cangi u pile ma no u vizie Il lupo perde il pelo ma non il vizio Il lupo può perdere il pelo ma non riesce a cambiare le sue abitudini terribili.
• U pisci puzz da chipi Il pesce puzza dalla testa. Se qualcosa non va bisogna risalire a chi comanda.
• Ogni linn tena u fum suij Ogni legno ha il suo fumo. Ognuno è diverso, nel carattere, dagli altri. Qui viene evidenziata l’individualità di ognuno.
• Cu arrobba si sente semp arrubbite Chi ruba si sente sempre derubato
• Tra i dui litigant u terz gode Tra i due litiganti il terzo gode.
• U just paga semp pi piccatore Il gusto paga sempre per il peccatore.
• Quann trona chiove quann lamp scampa Quando tuona piove e quando ci sono i lampi scampa
• A nive i marz on reja supo o spinazz La neve di marzo è così poca che non regge sulle spine
• Du male pagatore scipp chi puj dal cattivo pagatore prendi tutto ciò che puoi.
• A fe bene a jinniri e niputi jè timp perduti Far bene al genero e ai nipoti è tutto tempo sprecato perché non saranno mai riconoscenti.
• Attacc u ciuccio or dice u patroni Fai come ti viene comandato dal tuo padrone senza obiettare.
• I guij da ligniti i sapi u cucchijere I guai della pignata li conosce il cucchiaio.
• ‘mpara l’arte e mittila da parte Impara l’arte e mettila da parte perché può sempre servire nella vita.
• Dij ni scanz di poveri risagliuti e di ricchi in puvirtè Dio ci scansi dei poveri risaliti e dei ricchi in povertà perché i primi dimenticano le loro origini e diventano prepotenti ed arroganti; i secondi diventano cattivi perché hanno perso il loro potere e non accettano di essere comandati.
• A fume e u muss ti caccini a chisi Il fumo ed il broncio ti cacciano da casa.
• A gatta che on po’ arrivì o lard dice che sape d’aranci La gatta che non può arrivare al lardo dice che è andato a male.
• Dij ti liberi da l’ummini sbarbiti e da i fimmini mustazzuti Dio ti liberi dagli uomini senza barba e dalle donne con i peli sul labbro.
• Rispett u cheni pa mure du patrone Rispetta il cane per amore del padrone
• U sant mangione ha nijte prime i Cristi Santo mangione è nato prima di Cristo
- Una mela marcia ne guasta cento
- una mela al giorno toglie il medico di torno

Nessun commento: